Due giorni

Tanto è durata la mia sopportazione per gli infernali botti di capodanno…
Dopo due giorni è iniziato il fastidio. Per il rumore continuo e i lampi alla finestra. Per l’odore di polvere da sparo, onnipresente. Per le strade coperte di cenere e carta rossa, quella con cui sono avvolti i botti, sbriciolata (girando di notte, sembra di vedere le nostre strade autunnali ricoperte di foglie). Per il fumo che circonda la città, anche in questi giorni in cui, grazie alla lunga vacanza, l’aria dovrebbe essere un po’ più respirabile.

Ieri, a cinque giorni da capodanno, sono stato in giro più del solito e sono passato alla fase successiva, la fase odio, quella in cui spero che i botti esplodano in mano a chi li spara. Lo so che è pura cattiveria e forse esagero, ma non si può girare per le strade…

Ho dovuto aspettare 5 minuti fermo davanti all’entrata di casa perché il piccolo spiazzo di fronte all’entrata è territorio di guerra e qualche genio più genio degli altri aveva srotolato un nastro di esplosivi (solo rumore, nessun colore che almeno rendesse bella da vedere l’esplosione) lungo non meno di 20 metri (e non è un’esagerazione, anzi!).

Girando in motorino ho rischiato diverse volte di cadere perché, ovviamente, le strade non sono più fatte per il traffico, ma solo per lanciare bombe di ogni genere…e pretendere che il bombarolo di turno si preoccupi anche dell’arrivo di qualcuno è davvero chiedere troppo.

Beh, inutile innervosirsi troppo, in fondo mancano solo altri 10 giorni…

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Buon anno del Drago

E’ iniziato ufficialmente l’anno del drago (ieri per la verità).

Come da tradizione la città è invasa dai fuochi d’artificio, con le strade che al mattino sono coperte di cenere e resti di razzi vari. Per fortuna però, i fuochi sono molto meno che in passato, il che li rende molto più sopportabili e perfino piacevoli.
Alla mezzanotte ero a casa di amici, abbastanza in alto da poter vedere il panorama quasi a 180 gradi e non c’era una sola direzione in cui non si potesse ammirare un esplosione, più o meno distante. Uno spettacolo veramente suggestivo!

Vediamo se sarò così positivo dopo 2 settimane…

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Nuovi amici

Come qualcuno già sa, ho saggiamente deciso di non passare il natale a Pechino, complice anche il fatto che tutti gli amici erano nel frattempo rientrati in Europa (giustamente). Il freddo (-11 la mattina della partenza) e il grigiore hanno quindi dovuto fare a meno di me per una decina di giorni.
Io nel frattempo mi godevo il caldo, il sole, il cielo azzurro e il mare della Thailandia…e devo dire che Pechino non è che mi mancasse molto 🙂

Destinazione scelta Phuket, posto che meriterebbe un’ampia descrizione (prossimamente, spero).
Per il momento ho deciso di mettere solo qualche foto di amici conosciuti lì…
Qui la breve galleria, buon divertimento!

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Papà, voglio giocare coi soldatini!

Non è ancora una verità storica accertata, ma io immagino sia andata così: un bambino rompiballe che chiede a suo papà un nuovo gioco, i soldatini…solo che si sa, in Cina è tutto più grande. Ed ecco quindi i suoi soldatini, migliaia (il numero è ancora imprecisato perché gli scavi proseguono ancora, ma probabilmente tra 6000 e 8000) e a grandezza naturale: il famoso esercito di terracotta.

Scherzi a parte, l’esercito è parte del corredo funebre del primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang (terzo secolo avanti Cristo), realizzato e seppellito insieme all’imperatore allo scopo di proteggerlo nella vita oltre la morte.

Quello che si può ammirare oggi è solo una parte dell’enorme esercito. La visita procede passando per i vari pozzi, le aree di scavo dove sono state ritrovate le statue. Meglio così perché questo permette di ammirare come erano disposti e di cogliere la vastità dell’opera… In alcuni casi la copertura sembra un hangar più che un museo, ma non toglie fascino all’insieme (almeno secondo me).

Nella galleria fotografica alcuni degli scatti fatti nei vari pozzi. Pregasi notare, oltre ovviamente alla bellezza delle statue (purtroppo alcune foto sono un po’ mosse, ma non riuscivo a fare di meglio), la foto della famiglia Clinton in mezzo al pozzo (come già avevo scritto altrove, i musei mostrano sempre con orgoglio il fatto che qualcuno di importante è passato di là) e quella della statua trasformata in atleta olimpico… Che raffinatezza 🙂

A presto!

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Pimp my ride – 2

Un altro gioiellino dalla collezione, sempre ricchissima, di raffinatezze cinesi…

Mi spiace per la foto scura ma ho dovuto scattare al volo. Ero fisicamente di fronte alla macchina e ne ostacolavo il passaggio, ma la mia vera preoccupazione era che il proprietario capisse che non stavo scattando la foto per ammirazione…
Per chi non capisse bene, la parte frontale del cofano è coperta di brillantini per farla sembrare più aggressiva. Un sogno per intere generazione di tamarri!

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