Approfittando del bel tempo e dei pochi impegni mi sono anche già concesso il lusso di andare alla grande muraglia.
Prima di tutto bisogna dire una cosa: la grande muraglia non è poi così grande, lunga di sicuro ma tanto grande no… certo non è un muretto, ma tanto grande no. Di fatto i cinesi non la chiamano nemmeno grande muraglia ma Wanlichangcheng, ovvero il lungo muro dei 10.000 li (il “li” equivale a circa 500 metri).
I tratti di muraglia da vedere vicino Pechino sono 3 o 4 e, tra i tanti, sono stato consigliato ed ho optato per Mutianyu.
Per il viaggio abbiamo noleggiato un simpatico autista cinese, gentile ma un po’ addormentato, che ha pensato bene di rendere il nostro viaggio più emozionante facendoci rischiare un incidente all’ingresso della rotonda da cui non so quanto bene saremmo usciti…
Il fatto che della muraglia si parli tantissimo e a sproposito (vedi la minchiata secondo cui dovrebbe essere visibile dalla luna) non contribuisce alla prima impressione, che non può essere altro che di leggera delusione. Arrivando in macchina si vede una linea che corre sui monti, di indubbio fascino ma che non appare niente in confronto alla maestosità che uno si aspetta. Avvicinandosi si vede come buona parte sia andata distrutta e quello che si vede ed è percorribile sia tutto ricostruito e appaia un po’ finto.
Di bello c’è che si sale sulla muraglia e si può camminare per lunghi tratti, entrando nelle torri e vedendo un bel panorama. Volendola camminare un po’ si può fare una scarpinata micidiale, resa più faticosa da gradini per piede cinese che, specie in discesa, sono veramente tremendi. Alcuni punti sono molto ripidi e abbiamo anche assistito al crollo di una turista che ha dato forfait a metà strada, con la faccia rossissima e un’espressione distrutta.
Di fatto è una gita che vale la pena fare (metterò le foto in rete in qualche modo) e che viene allietata dalla discesa in bob a ruotine dalla muraglia fino al parcheggio (non sto scherzando…benedetti cinesi!).
Alla prossima.