Datong

Purtroppo sono ancora molto incasinato e non riesco a completare i post che ho iniziato a preparare. Per compensare in parte la mia assenza, eccovi alcune foto fatte in una gita di un paio di settimane fa a Datong, un città inutile a circa 40 minuti di volo da Pechino. Le foto sono riferite a due siti vicino alla città che, a differenza della città, sono a dir poco mozzafiato… senza dubbio il meglio visto finora qui in Cina.
Le parole a commento del tempio sospeso sono rubate ad un autore d’eccezione, nascosto dietro l’enigmatico pseudonimo di Dieghina…
Il tempio sospeso:
Aggrappato ad un versante roccioso e affacciato alla montagna tra cui si adagia lo spiazzo ovviamente fagocitante ristorantini pessimi e bancarellai di ciofeche, il tempio è una minuscola costruzione lignea che si sviluppa su diversi piani, puntellati su pilastrini di legno e collegati tra loro da scalette puffiche e botole che conducono a diverse sale sospese nel vuoto, in cui si possono ammirare statue di gesso sbiadite e sbeccate e buddha dorati circondati da nuvole blurosse.

 

Le grotte:
Persino difficili da descrivere… Un kilometro circa di montagna sul cui costone sono state ricavate 45 grotte, in alcuni casi sarebbe meglio dire nicchie, decorate da oltre 50000 statue di varia dimensione (come si vede nelle foto), dalle minuscole fino a quelle alte 20 metri, ricavate in una roccia dai colori caldi e circondata da un’atmosfera veramente mistica e, per una volta, lasciata intatta dalla furia cinese, capace in molti altri casi di mandare del tutto in vacca la sacralità dei luoghi di culto. Le foto, in questo caso, non rendono che un pallido omaggio a quella che sarebbe, davvero, un’esperienza da vivere di persona…

 

 

 

 

A presto…