A cavallo di un elefante…

…o forse sarebbe giusto dire a elefante di un elefante??
Lascio da parte il mistero linguistico e racconto velocemente questa simpatica gita.

Visto che mi trovavo a Ko Chang, isola dell’elefante (chang in thailandese), mi è sembrato il minimo provare una delle attrazioni locali, approfittando anche del fatto che l’isola era semi-deserta (combinazione della bassa stagione e della paura per le gravi rivolte di qualche mese fa) e che, quindi, non sarei finito in qualche ingorgo di pachidermi.
Fatto sta che, dopo qualche chilometro in auto per addentrarmi nella foresta, mi sono ritrovato ad una “stazione di servizio” con 3 enormi bestioni, tutti tra le 3 e le 4 tonnellate, pronti a scarrozzarmi (anche qui, sarà il verbo giusto???) in giro per la foresta…

Una scala per salire e poi via, seduto su una specie di impalcatura sulla schiena del bestio e cullato dalla sua andatura, lenta ma così ciondolante da non risultare poi troppo rilassante. Seduto a pelle sul collo della bestia, un piccolo thai perfettamente a suo agio con (e su) l’animale.
Una lunga e piacevole “cavalcata” sfiorando alberi magnifici (banani, alberi di “pomelo” e caucciù tra gli altri) fino ad arrivare ad un piccolo lago naturale in cui fare il bagnetto al piccino, felice di rinfrescarsi e di farsi raschiare per bene dal “fantino”.
Oltre a godermi il bagno, rinfrescante anche per me, ho potuto approfittare di quel tempo per giocare col bestio, salirgli in groppa senza impalcatura, tastare la pellaccia bagnata, le orecchie (giganti e buffissime!) e la proboscide.
Finito il bagno, viaggio a ritroso fino alla stazione di partenza, questa volta un po’ più a mio agio con l’andatura, per poi imboccare (improboscidare…) il bestio con un casco di bananine 🙂

L’elefante è stato super-tranquillo tutto il tempo, docile ed educato, e non faceva nessuna paura…al massimo tanta tenerezza. Gli unici momenti di relativa paura sono stati dovuti ad animali molto più piccoli ed insidiosi. Prima degli orridi ragni gialli e neri (foto), a cui la mia faccia è passata più vicina di quanto avrei voluto, e poi un formicaio, sfiorato dall’elefante, con le formiche che, non avendo preso molto bene l’invasione, hanno scalato il bestio ad una velocità pazzesca per poi iniziare a mordicchiarmi qua e là.

Inconvenienti a parte, una meraviglia!!
A presto

7 commenti su “A cavallo di un elefante…”

  1. Bello bello fantone!! Ribadisco, PORTALO QUAAAAA!!!
    Il ragno invece… quello puoi lasciarlo lì, anche se credo possa fare più paura a te che a me!!

  2. Si dai portalo a casa. in cadore però, così Arianna lo vede tutti i giorni parcheggiato davanti all’asilo 🙂
    ciao ciao

  3. in effetti potrei…poi voglio vederli i vigili a cercare di multarlo per divieto di sosta 🙂

  4. che figata…tutto a parte il ragno….domani vado dal notaio a indebitarmi per 25 anni…

  5. Congratulazioni vecchio, indebitato ma felice, immagino…
    Dove avete comperato?

  6. Immaginati me, terrorizzato, che a momenti cado dall’elefante nel tentativo di evitarlo….

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